Retail Marketing: la nuova vita dell’SMS

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L’SMS è morto, viva l’SMS. Con l’avvento di Whatsapp e di tutti gli altri servizi di instant messaging, l’SMS è stato relegato ad un ruolo di secondo piano. Costosi e limitati, i messaggini di testo nel 2012 sono calati di oltre il 15% rispetto all’anno precedente, a tutto vantaggio dell’aumento del traffico internet da smartphone, usato in buona parte per i servizi di messaggistica istantanea.

Ma c’è ancora un settore in cui il tanto bistrattato SMS è ancora protagonista: il direct marketing. Sempre più aziende e negozi scelgono infatti l’SMS per comunicare con i propri clienti o per promuovere offerte e servizi a nuovi prospect. I caratteri limitati e la minore frequenza di invio/ricezione di SMS (che ha come conseguenza un minore “stress” dell’utente su questo canale), nel campo del marketing diventano elementi più che positivi.

Data la natura del mezzo, l’SMS è utilizzato soprattutto per il retail marketing e, in modo particolare, per alcune attività specifiche come l’inaugurazione di un nuovo punto vendita, la promozione di una particolare offerta, l’inizio dei saldi, etc.

Con un semplice messaggio di testo gli utenti sapranno in modo facile e immediato il luogo e l’ora dell’evento, avendo inoltre un promemoria sempre consultabile in caso di dubbi o dimenticanze. Contattando, inoltre, i numeri cellulari, si ha la certezza di raggiungere direttamente la persona ricercata e che corrisponde al target ideale per il prodotto o il servizio offerto. L’SMS diventa perciò un invito personale molto efficace per convogliare potenziali clienti ad un determinato negozio o evento.

Dal punto di vista della privacy, il consenso per la ricezione di messaggi di testo promozionali è aggregabile a quello per ricevere campagne di telemarketing, email marketing e mailing postale. Discorso differente invece per l’utilizzo di Whatsapp e degli altri programmi di instant messaging che richiedono un consenso particolare e disgiunto dagli altri.

L’SMS rinasce quindi in una nuova veste. A dispetto di chi lo dava già per morto e sepolto.

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