Lunga vita all’email. Dato per morto in più di un’occasione, l’email marketing risorge dalle proprie ceneri come una fenice. E non solo rinasce, ma cresce e acquista sempre più la fiducia di aziende e consumatori.
Secondo l’ Email Marketing Industry Census 2014, la ricerca condotta da Econsultancy in collaborazione con Adestra, negli Stati Uniti i ricavi ottenuti grazie all’email sono cresciuti del 28% in un solo anno. Numeri confermati anche dal giudizio positivo dato dalle aziende che utilizzano il direct marketing nella propria strategia di vendita. Per il 68% dei professionisti intervistati, infatti, l’email marketing risulta essere un canale “buono” o addirittura “eccellente”. In questa speciale classifica l’email si piazza davanti ad altre importanti attività come il SEO e il content marketing.
Mediamente, nel 2014, le aziende riserveranno per l’email marketing il 23% del proprio budget, con un aumento del 28% rispetto al 2013. Un incremento dovuto alle nuove possibilità di segmentazione offerte dai fornitori di database e dalla lotta allo spam che ha portato le aziende a migliorare le proprie offerte, calibrandole ad hoc sui potenziali clienti.
Non solo maggiori investimenti, ma anche un numero sempre più alto di aziende che scelgono l’email come strategia di marketing. Basta confrontare un dato: 2 anni fa le aziende che riservavano meno del 10% del proprio budget all’email marketing erano circa il 50%, mentre ora sono solo il 39%.
Anche dal punto di vista dei consumatori, l’email resta il canale preferito per i messaggi promozionali. Il 77% dei consumatori preferisce infatti ricevere le offerte commerciali sul proprio indirizzo di posta elettronica, a discapito di altri canali più invasivi e meno controllabili.