7 strategie di email marketing secondo la scienza

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7 strategie di email marketing per ottenere migliori risultati. L’email marketing è una delle strategie più utilizzate dalle aziende di tutto il mondo per la comunicazione aziendale con oltre 144 miliardi di e-mail inviate ogni giorno. Questo provoca – come effetto collaterale – l’intasamento delle caselle di posta di molti utenti, tartassati dalle pubblicità. Proprio per rispondere a questo problema, nascono le ricerche che hanno portato alle strategie di email marketing che vi elencheremo, finalizzate a far emergere la vostra specifica campagna rispetto a tante altre.

1. Non esagerare nella personalizzazione della mail

Una ricerca della Fox School of Business di Temple afferma come non sia efficace come sembra scrivere mail iniziando con il classico “Caro {nome utente}”.

Oramai molti consumatori diffiderebbero delle e-mail con saluti personali, hanno capito il trucchetto e hanno paura si tratti di phisishing o altre forme di frodi.

La relazione, nell’email marketing, è fondamentale. Ma estremizzare questo concetto, simulando un livello di conoscenza dell’utente che non si ha realmente, non porta benefici, ma sospetti. Questo dato non vale per tutti i tipi di personalizzazione. Nei casi in cui si fa riferimento ai dati demografici dell’individuo o allo storico di acquisti, può aumentare il tasso di aperture,

2. Le lunghezza delle righe dell’oggetto

È un altro elemento rilevante nell’avvicinare o meno l’utente: i subject di 60-70 caratteri non rendono e vanno evitati, tanto da venir definiti “zona morta“, “dead zone” in inglese. Al contrario, oggetti di 70 caratteri e oltre sono state testate per essere più vantaggiose, per coinvolgere i lettori nel fare clic sul contenuto. Anche righe dell’oggetto di 10 caratteri hanno dato ottimi risultati, con un ottimo tasso di apertura del 58%.

3. Il momento migliore per inviare la tua email: dalle 20:00 alle 00:00

L’idea generale è che inviare mail durante l’orario lavorativo sia la scelta migliore. Falso, secondo il rapporto di Experian Marketing Services. Secondo le loro analisi, l’ora del giorno che ha ricevuto il miglior tasso di apertura è fra le 20:00 e mezzanotte. Questo dato è relativo non solo al tasso di apertura (un rispettabile 22%), ma anche al clickthrough e alle vendite.

Ovviamente dipende dall’azienda, dal prodotto proposto e dal tipo di clienti che hai. Fare tentativi è sempre la strategia giusta per comprendere nel tuo caso specifico quale sia la tattica migliore.

4. Regalare porta ad aprire

Tutti vogliono ricevere dei regali. Difficilmente, quando si riceve un regalo qualcosa, non si apre il pacchetto per scoprire almeno di cosa si tratt.

A livello di tasso di aperture, i risultati dei test di Bluewire Media sostengono questa tesi, rilevando come inserire i regali negli oggetti porti ad avere gli open-rate più alti.

5. Mobile apre account per il 47 percento di tutte le email aperte

Oramai, tutti i dati riferiscono di come l’utilizzo di ogni prodotto legato a internet avvenga principalmente attraverso il cellulare.

Secondo i numeri forniti dalla società di email marketing Litmus, è avvenuta attraverso mobile. Il passo successivo diventa quindi trovare dei formati funzionanti al 100% attraverso il cellulare.

Un buon modello responsive, con un carattere che ne favorisca la leggibilità, con una call-to-action facile da toccare e con’ottima ergonomia (pulsanti al centro dello schermo) sono tutte indicazioni da tenere conto quando si crea una campagna.

6. Invia e-mail nei fine settimana

Secondo lo studio di Experian, nel fine settimana ci sono tassi di apertura maggiori rispetto ai giorni feriali. Un dato un po’ contro-intuitivo, simile a quello delle email seriali. Un intasamento non favorisce la ricezione e la lettura delle email, mentre mandarle quando gli utenti ne ricevono meno può essere la tattica giusta per farsi leggere. Ovviamente, poi dipende sempre dal tipo di servizio/prodotto offerto, una discriminante fondamentale per capire quali strategie di email marketing potrebbero funzionare meglio nel fine settimana e quali negli altri giorni.

7. Coinvolgi nuovamente un gruppo inattivo di abbonati

Secondo l’indagine della società di email marketing Listrak, l’inattività media per un elenco è del 63%. I primi 90 giorni dall’iscrizione sono la finestra fondamentale per trasformare un utente in ATTIVO. SI consiglia quindi di preparare un piano per attivare l’utente in questi primi 90 giorni.

Un’altra strategia utile per ottenere risultati migliori sono le campagne di re-engagement. Ecco un articolo in cui suggeriamo alcuni metodi per riattivare gli inattivi.

Come per tutto ciò che chiamiamo scienza, si tratta di fare esperimenti. Ovviamente a seconda della base di utenti, del servizio proposto e di tante altre dinamiche, alcune delle strategie di email marketing proposte potrebbero funzionare più o meno bene per la tua azienda.

Il nostro articolo è stato ispirato da Buffer.com, ecco il link!

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