Professionalità nel telemarketing:
In arrivo un Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling

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Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling

L’arrivo di un Codice di Condotta, in grado di apportare migliorie al settore del telemarketing e teleselling, garantendo ulteriormente la trasparenza e la applicazione di regole già esistenti, è una buona notizia per tutti coloro adoperano in questo ambito promuovendo attività di vendita.

Per professionalizzare il settore, garantendo l’etica e la liceità dei metodi di vendita, diverse associazioni, call center, teleseller, list provider e associazioni di consumatori hanno infatti proposto la legittimazione di un Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling utile a garantire la correttezza e la legittimità delle varie attività svolte.

Tale Codice, approvato dal Garante nei giorni scorsi, entrerà in vigore solo quando sarà accreditato dall’organismo di monitoraggio (ODM) che viene istituito dal codice stesso e in seguito anche alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, non è quindi un testo di immediata applicazione, ma è bene iniziare ad adeguarsi da subito e tenere conto delle indicazioni del Codice. 

Le società vi potranno aderire su base volontaria, non è un obbligo ma sarà buona prassi sostenerlo per dimostrare la propria compliant nel rispetto del complesso di leggi e regolamenti in materia, tra cui il GDPR. 

Cosa tratta il Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling?

Vantaggi e opportunità:

Il Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling delinea regole specifiche che cercano di garantire l’equità e la legittimità del settore del telemarketing, preservando al contempo i diritti alla privacy dei consumatori.

Il Codice definisce aspettative quali il rispetto dei diritti dei consumatori, la veridicità delle comunicazioni, il rispetto delle norme sulla privacy, la consegna tempestiva dei beni o servizi acquistati dai consumatori, le interazioni rispettose durante le chiamate o tramite e-mail e altri canali, così come altri punti importanti.

L’implementazione di un Codice di Condotta per le attività di telemarketing e teleselling porta perciò diversi vantaggi al settore, stabilendo la norma per le pratiche etiche e aiutando a garantire la sicurezza e la protezione dei dati dei clienti.

 

Punti chiave del Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling

Il Codice di condotta per il telemarketing e il teleselling stabilisce i principi chiave che devono essere rispettati per garantire la protezione delle informazioni personali dei clienti. Ecco alcuni dei punti chiave:

  • Rispetto della concorrenza leale: Devono essere attuate pratiche trasparenti e non discriminatorie tra i concorrenti, al fine di garantire un mercato equo.
  • Identificazione e dati di contatto: Tutte le chiamate di telemarketing/teleselling devono essere identificate come tali e fornire i dettagli di contatto con le organizzazioni associate quando richiesto.
  • Pubblicità responsabile: I messaggi pubblicitari devono essere creati solo nel rispetto della veridicità, dell’accuratezza e della completezza.
  • Tempo e frequenza: Le aziende non devono contattare i clienti con eccessiva frequenza o in orari non consentiti.
  • Consenso e privacy: Il consenso è necessario prima che i dati vengano raccolti o utilizzati. Inoltre, i dati raccolti devono essere gestiti in conformità al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).

Vengono anche ulteriormente definiti, come riportato nell’Art. 6, i  “Rapporti tra committenti e list provider”, specificando gli obblighi che intercorrono tra questi e che riassumiamo in seguito.

Ciascuno di questi punti, viene già ampiamente osservato da AdSalsa e la sua applicazione ci rende sicuri di operare in un contesto monitorato e legittimo.

1) Nella selezione dei list provider, i committenti  valutano la presenza di tutti gli elementi di garanzia necessari, tra cui:

  • L’adozione di corrette modalità di acquisizione del consenso;
  • La reperibilità del fornitore;
  • La presenza di un regolamento idoneo, in caso di banche dati generate tramite partecipazione a concorsi;
  • etc

 

      2) Il committente deve:

  • Richiedere che le liste di numerazioni acquisite siano state verificate tramite il trattamento presso il RPO;
  • Confrontare tali dati con quelli presenti nella black list;
  • Verificare le liste presso il RPO
  • Informare entro e non oltre 15 giorni l’editore, o il fornitore, di manifestazioni di volontà negativa espresse dagli interessati rispetto alla raccolta del consenso da parte dell’editore, al fine di tenerne conto nella formazione e gestione delle liste laddove l’interessato abbia manifestato la volontà in tal senso.

     3) I list provider che raccolgono i dati personali quali autonomi titolari forniscono una dichiarazione debitamente sottoscritta che attesti la correttezza, liceità e aggiornamento di tutti i consensi raccolti.

Implementare il Codice di Condotta per sbloccare nuove opportunità

Implementando questo codice di condotta, i professionisti del telemarketing e del teleselling saranno in grado di aprire nuove opportunità nel settore, offrendo ai loro clienti servizi più sicuri e affidabili.

L’adozione di un Codice consente infatti una maggiore trasparenza nella comunicazione tra aziende e clienti. Ciò contribuisce a garantire che i clienti ricevano informazioni accurate e aggiornate su qualsiasi prodotto o servizio a cui siano interessati. Oltre a fornire un maggiore controllo sul processo di marketing stesso, permettendo alle aziende di valutare meglio i livelli di soddisfazione dei clienti.

Per un maggiore approfondimento, Clicca qui per scaricare in formato pdf  l’intero Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling: Provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali n. 70 del 9 marzo 2023

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